Le due spinte al mercato petrolifero
A inizio settimana c'è stato un accordo fra Arabia Saudita e la Russia (paese esterno all’Opec) per estendere il piano di tagli della produzione del mercato petrolifero fino al marzo 2018. La notizia ha colto di sorpresa i trader, che si aspettavano un prolungamento, ma non immaginavano che sarebbe stato proposto per 9 mesi, fino a marzo 2018. E soprattutto sono stati colti di sorpresa dalle dimensioni dello stesso, che probabilmente verrà aumentato.Questo ha spedito il petrolio dritto tra gli asset persenti nelle opzioni binarie strategie vincenti elaborate dagli investitori. A spingere verso l'alto i prezzi c'è poi il fatto che la diffusione di dati sulle scorte statunitensi segnalano una flessione per la sesta settimana consecutiva (calo di 1,8 milioni di barili, al di sotto dei 2,4 milioni previsti). Il dato sarebbe ribassista, ma contemporaneamente c'è stato anche un forte incremento nell’attività di raffinazione, che ha finito per alimentare l’entusiasmo dei rialzisti.
La società di servizi petroliferi di Houston Backer Hughes ha infatti annunciato un incremento del numero di piattaforme salite di 15 unità, per un totale di 901 pozzi. Appena un anno fa erano 404. Il conto è salito per la 18esima settimana consecutiva.
Cosa accadrà adesso? Quali segnali trading gratis sicuri riceveremo? Molto dipenderà da come procederà la marcia di avvicinamento alla riunione Opec del 25 maggio. Se la prospettiva di un nuovo accordo si farà sempre più concreta, è probabile che il mercato continuerà a vivere una fase rialzista. Dimensione e durata del rally saranno determinati da quanto lunga si profilerà l'estensione del piano, e ovviamente dal suo ammontare.
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