Tensioni geopolitiche e investimenti
Impossibile non vedere una stretta connessione tra le mosse degli investitori e la guerra dei dazi. La situazione geopolitica è inoltre aggravata dalle tensioni circa il medioriente. Dopo il primo colpo vibrato dagli USA, la Cina aveva provato a smorzare i toni. Ma in seguito ha contro-reagito. Ciò ha scatenato una nuova reazione di Trump, che ha minacciato di imporre dazi su 100 miliardi di USD di prodotti cinesi.I mercati sanno bene che le guerre commerciali non hanno mai un vincitore, mentre creano tanti sconfitti. E per questo hanno reagito di conseguenza. La domanda di investimenti in beni rifugio - che sono i primi da negoziare in tempi di incertezza - si è impennata generando flussi imponenti su oro e argento. Viceversa è cominciata una fase di freddo nel trading valutario, con il dollaro che ha oscillato per diversi giorni attorno quota 1,23, quasi insensibile ai dati macro in uscita.
Consiglio: prima di avventurarvi nei mercati, scegliete bene qual è il miglior broker forex gratis per le vostre esigenze.
Le prospettive
Finora gli afflussi di capitali verso gli ETP in oro non hanno prodotto un marcato rialzo del metallo giallo. Tuttavia l’aumento dei rischi geopolitici - e qui torniamo anche al discorso sulle tensioni mediorientali - potrebbe comportare una impennata del prezzo del metallo prezioso. Certo non si arriverà mai a quelle oscillazioni tipiche del trading con i bitcoin (come funziona in Italia) , ma c'è chi è pronto a scommettere che l'oro potrebbe dare l'assalto a quota 1400 dollari entro le prossime settimane. Ma è chiaro che tutto dipenderà da come si evolveranno le tensioni sul fronte internazionale.
Nessun commento:
Posta un commento