I driver del mercato del petrolio
L'influenza sull'andamento recente del mercato è stata esercitata soprattutto dai dati relativi agli stock da parte del Dipartimento di energia degli Stati Uniti. La scorsa settimana le scorte di greggio degli Stati Uniti sono cresciute a sorpresa per via dell'aumento delle importazioni. Gli analisti si aspettavano un calo di 2,20 mb secondo le stime di consenso riportate da Bloomberg. Complessivamente la produzione negli Stati Uniti è salita del 14,3% su anno. Proprio questa impennata sta mettendo sotto pressione l'OPEC, che è riuscito a risollevare i prezzi grazie aun intenso programma di tagli produttivi.La questione dell'Iran
L'attenzione del mercato rimane al momento sul rischio geopolitico, in special modo quello riguardante il destino dell'accordo internazionale sul nucleare iraniano (raggiunto nel 2015). Trump presto dovrebbe annunciare un ritiro degli Stati Uniti dall'accordo al termine dei difficili negoziati tra Iran e Gruppo 5+1 (Germania, Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Russia). Questa rottura potrebbe far scattare nuove sanzioni economiche contro la Repubblica Islamica. Cosa c'entra col petrolio? Tantissimo, visto che parliamo di uno dei principali membri del cartello dell'OPEC. L'effetto sulla mercato del petrolio potrebbe essere notevole (chi conosce cos'è lo slippage trading e come evitarlo è avvertito). La data da cerchiare in calendario è il 12 maggio, giorno che potrebbe essere molto teso per i mercati.
Un eventuale contraccolpo sul mercato dell'oro nero significherebbe poi avere ricadute a pioggia anche in altri ambiti. Nel mercato valutario ad esempio, per via delle forti correlazioni di alcune economie con l'andamento del mercato del petrolio (Russia, Messico, Brasile, Canada, Norvegia). A prescindere che si negozino lotti, minilotti, microlotti trading bisognerà fare quindi molta attenzione a ciò che succederà tra un paio di settimane.
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