Un business in crescita
Il timore di diventare oggetto di un attacco, spinge le imprese italiane ad aumentare la quota di investimenti destinata alla prevenzione dei rischi. La cifra complessiva destinata a questo aspetto è giunta a 1,19 miliardi di euro, in crescita del 9% (dopo il +12% fatto registrare nel 2017). Lo evidenzia una ricerca del Politecnico di Milano.I principali timori delle imprese riguardano truffe, come phishing e business email compromise (83%), e estorsioni (78%), poi intrusione a scopo di spionaggio (46%) e interruzione di servizio (36%). La vulnerabilità maggiore viene però vista non nella solidità dei sistemi di protezione, ma nel comportamento distratto o inconsapevole dei propri dipendenti (82%). Anche per questo motivo l’80% delle imprese ha avviato piani di formazione del personale.
A spingere forte il business delle sicurezza informatica sono soprattutto le grandi imprese, il 75% della quota di mercato. Circa due terzi di esse ha incrementato il proprio budget per la cyber sicurezza, mentre una su due ha comunque predisposto un piano di investimenti pluriennale. E' chiaro che l'aumento del business della cyber security induce anche l'aumento delle figure professionali dedicate. Nel 71% delle imprese è oggi presente un Data Protection Officer (+46% rispetto a un anno prima), mentre il Chief Information Security Officer è presente nel 59% dei casi. Avanzano anche altri profili, come il Cyber Risk Manager, l’Ethical Hacker e il Machine Learning Specialist.
Nessun commento:
Posta un commento