Alitalia, proroga per evitare la liquidazione
L'ultimo atto di questa storia è la proroga per l’offerta di Fs. E non è mica la prima volta che succede, è la quarta. Stavolta il termine ultimo è stato portato fino al 15 luglio. Questo prendere tempo da un lato tiene vive le speranze, ma dall'altro non rassicura affatto i lavoratori. I sindacati sono molto preoccupati perché l'incubo liquidazione non è scongiurato, e hanno ottenuto un nuovo incontro - il prossimo 3 luglio - al ministero dello Sviluppo con il ministero del Lavoro e quello delle Infrastrutture, la regione Lazio e i tre commissari Alitalia.La situazione resta delicatissima. Anche se negli ultimi tempi Alitalia ha visto aumentare il traffico e le perdite si sono ridotte, ogni giorno se ne vanno in fumo circa 700mila euro. Alla fine di maggio i soldi in casa si erano assottigliati a 476 milioni, e continuano a scendere. Il Governo ha lanciato un'altra scialuppa di salvataggio sotto forma di blocco degli interessi (145 milioni) sul prestito ponte da 900 milioni concesso dallo Stato.
L'offerta di Lotito rimane l'unica
La convinzione che ci sarebbero state molte offerte per la nostra compagnia di bandiera, è svanita di fronte alla dura realtà. Finora malgrado numerosi tentativi di coinvolgere questi e quelli, l'unica offerta formalizzata è stata quella di Claudio Lotito, patron della Lazio. Ma ci sono forti dubbi (da parte di FS, Delta e la Lega) sulla sua solidità finanziaria. Gli altri nomi che sono stati accostati ad Alitalia finora rimangono ombre: la famiglia Toto, Atlantia, il fondo QuattroR, ecc ecc.Sullo sfondo di questa delicata situazione, rimane l'incubo liquidazione. Se l'operazione di salvataggio non riuscirà ad andare in porto, Alitalia dovrà portare i libri in tribunale.
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