lunedì 3 agosto 2020

Prezzo dei farmaci, svolta contro i Big Pharma che finora facevano come gli pareva

Il prezzo dei farmaci potrebbe finalmente imboccare una traiettoria in decisa discesa in Italia. Il merito è di un provvedimento interministeriale approvato dai ministri della Salute e dell’Economia, che dà attuazione ad una risoluzione approvata dall’OMS nel maggio 2019 (proprio su iniziativa dell’Italia).

L'onere della prova e il prezzo dei farmaci

Di cosa stiamo parlando? Il decreto prevede che la commercializzazione di farmaci a prezzi più alti di quelli già esistenti, necessariamente dovrà essere accompagnata da uno studio sulla loro maggiore efficacia terapeutica. In sostanza alle aziende stesse che li producono spetterà l'onere della prova di un "valore terapeutico aggiunto". Se non provano la maggiore efficacia non potranno chiedere un prezzo dei farmaci più alto. In teoria questo dovrebbe ridurre molti sprechi del Servizio sanitario nazionale, causati dalle prescrizioni di farmaci non necessari o a prezzi ingiustificatamente alti.

Finora le aziende farmaceutiche avevano goduto di ampia libertà di fissare il prezzo dei farmaci, specie quelli innovativi, grazie alle clausole di riservatezza. Tuttavia spesso questi prezzi andavano ben oltre il ragionevole profitto. Adesso invece, per immettere sul mercato dei farmaci a prezzi più alti, sarà obbligatorio avere una forte trasparenza da parte delle aziende.

Maggiore trasparenza

Oltre al valore terapeutico aggiunto, occorrerà anche rendere noti gli aiuti pubblici ricevuti e lo status dei brevetti che proteggono i farmaci garantendone il profitto. Il decreto imporrà alle aziende anche di rendere noto l’importo a cui il farmaco è venduto in altri paesi – mentre oggi spesso il prezzo finale è coperto da clausole di riservatezza. Infine, ogni azienda dovrà fornire annualmente all’autorità regolatoria dati sui profitti e sulle vendite di ciascun farmaco. Il dossier presentato dall’azienda per ogni nuovo farmaco, sarà poi oggetto di valutazione da parte dall’Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco.

I medicinali che saranno interessati dal nuovo sistema di autorizzazione all’entrata in commercio, sono quelli rimborsati dal Servizio sanitario nazionale nonché alcuni medicinali di fascia C e Cnn, cioè a carico del cittadino.

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