giovedì 24 settembre 2020

Prezzi delle case, l'Istat evidenzia un aumento nel secondo trimestre

Crescono i prezzi delle case nel secondo trimestre di quest'anno. E' quanto risulta dalla stima preliminare rilasciata oggi da Istat, nel suo periodico rapporto sulla situazione del mercato immobiliare.

L'andamento dei prezzi delle case

L'indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, è infatti cresciuto del 3,1% rispetto al trimestre precedente. Se invece si confronta il secondo trimestre con lo stesso periodo del 2019, l'incremento è pari al 3,4%.
La crescita che è stata rilevata è la maggiore - dal punto di vista tendenziale - da quando è disponibile la serie storica dell’IPAB. Il motivo di tale record è attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove (+2,7%) sia a quelli delle esistenti (+3,7%). Per entrambi i segmenti di mercati, c'è stata uno sprint rispetto al trimestre precedente (erano rispettivamente +1,0% e +1,9%).

Anche dal punto di vista geografico, l'aumento dei prezzi delle abitazioni si è verificato un po' ovunque. Il Nord-Ovest e il Nord-Est mostrano aumenti marcati (rispettivamente +5,5% e +4,1%); segue il Sud e Isole (+2,3%) mentre il Centro si attesta su un tasso di crescita più basso (+0,9%). Per quanto riguarda le città, si segnale la continua crescita dei prezzi a Milano, +15,9% su base annua.

Ripresa dopo una serie nera

La crescita dei prezzi delle abitazioni è un'ottima notizia per il mercato, che ha dovuto fare i conti con una serie impressionante di ribassi dal 2012 fino al 2019 (con l’eccezione della debole risalita del 2016). Adesso siamo al quarto trimestre consecutivo di crescita, che ha consentito ai prezzi delle case di tornare sopra il livello medio del 2015.

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La precisazione di Istat

L'Istat precisa però una cosa, ossia che il periodo di riferimento è quello relativo al lungo lockdown per contrastare la diffusione del Covid. Durante questo lasso di tempo, la compravendita di abitazione ha subito un duro contraccolpo (in termini di volumi -27,2%, che segue il -15,5% del primo trimestre), visto che si è drasticamente limitata la possibilità di stipulare i rogiti notarili. Per questo motivo i prezzi delle case del periodo in esame fanno per lo più riferimento a contratti i cui termini sono stati stabiliti prima del lockdown.

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