Il panorama ampio della tassa sul possesso auto
Il nuovo codice della strada prevede che questa tassa venga cancellata per le auto storiche. Devono essere veicoli iscritti all’Asi (Automotoclub storico italiano) o ai registri storici. Ci sono poi categorie di individui che sono esentati dal pagamento, o hanno delle agevolazioni. Ad esempio i soggetti portatori di gravi disabilità. Anche in base alle vetture lo scenario può cambiare, perché agevolazioni sono previste per le auto meno inquinanti. Tra le auto che possono beneficiare di agevolazioni sul bollo si contano anche quelle alimentate a Gpl.
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Ampia discrezionalità alle Regioni
Il PRA, il registro delle auto, è gestito dalle regioni e saranno proprio queste ultime a deliberare in merito all'imposta sul possesso dell'auto. Del resto nel 2019 la Corte Costituzionale ha affidato alle Regioni la totale discrezionalità in materia. Gli unici paletti fissati è che non possono aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale.
Il panorama di questa imposta cambia quindi da Regione a Regione. Ad esempio, Lombardia e Lazio prevedono due schemi di esenzione diversi per per chi acquista un’autovettura nuova o usata e contestualmente, demolisce un veicolo inquinante. La Lombardia prevede una esenzione, il Lazio no. Al rovescio, il Lazio prevede l’esenzione temporanea (tre anni) per gli autoveicoli con alimentazione ibrida benzina/elettrica o con alimentazione doppia benzina/idrogeno. Ognuno sceglie per sé quindi.
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