Per contenere gli effetti economici della crisi pandemica, a ciascun italiano - in media - lo Stato ha sussidiato meno di 2mila euro. E' questa la somma calcolata dal centro studi della Cgia, che ci pone al di sotto della media dei paesi della Eurozona. Nell'area euro infatti l'importo medio a beneficio dei cittadini è stato di 2.518 pro capite.
Confronti tra Italia ed Eurozona
Nel calcolo sono stati inclusi bonus economici, erogazioni per la cassa integrazione, assunzioni/investimenti nella sanità, sospensione e taglio delle tasse, ristori, sussidi, contributi a fondo perduto. Così si arriva ad una somma di 1.979 euro, ossia 539 euro in meno rispetto alla Eurozona, nonostante siamo stati la nazione col maggior numero di vittime a causa del Covid e quella che ha subito uno dei peggiori tracolli del proprio PIL. Tra gli altri paesi della Eurozona, siamo nettamente indietro rispetto all'Austria, che ha erogato ben 3.881 euro per ogni abitante (+1.902 euro rispetto a noi). Ma ci distanziano anche Belgio (3.688 euro), Paesi Bassi (3.443 euro), Germania (2.938) e Francia (2.455). L'unico paese che si allinea al nostro in coda alla classifica, è la Spagna, con 1.977 euro pro capite.
Nuovo scostamento per il decreto sostegno
Eppure l'Italia è al tempo stesso il Paese della Eurozona che ha potuto beneficiare del maggiore scostamento del deficit pubblico, pari a 118 miliardi. Se ci confrontiamo con la Spagna - che ha erogato lo stesso importo pro capite nostro - ha però fatto uno scostamento di 93 miliardi, ben 25 in meno.
Quest'ultimo aspetto è rilevante, alla luce del fatto che un ulteriore scostamento di 32 miliardi, consentirà l’approvazione del “decreto Sostegno”. E' evidente però che bisognerà fare molto meglio di quanto fatto finora. Gli indennizzi economici che sono stati erogati finora, soprattutto alle attività commerciali che sono state costrette a chiudere, sono arrivati in grave ritardo e sono stati del tutto insufficienti.
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