E' una settimana caldissima per il mercato del petrolio. Una settimana che comincia con lo sblocco imminente del canale di Suez (e col calo delle quotazioni) e che ci condurrà al vertice OPEC+ che dovrà decidere sui tagli alla produzione.
Il blocco del canale di Suez e il mercato del petrolio
Partiamo dagli ultimi aggiornamenti riguardo alla portaconteiner bloccata nel canale di Suez. Finalmente la nave ha iniziato a muoversi, anche se non galleggia, e la riapertura del canale sembra più vicina. Tanto è bastato per imprimere un movimento ribassista al prezzo del petrolio, che dopo essere salito nelle ultime sedute torna a scendere. Il Brent scende verso 63,4 mentre il WTI è poco sopra la soglia dei 60, come si vede sulle piattaforme opzioni binarie.
Focus sul meeting OPEC+
Ma il fulcro della settimana è il meeting del L’OPEC+. Il cartello si riunisce in un contesto che, al di là degli ultimi eventi su Suez, è calante per il mercato del petrolio. I produttori continuano ad avere due necessità fondamentali: sostenere i prezzi durante l'emergenza pandemica, gestire il ritorno alla normalità.
Punti cruciali, visto che nelle ultime settimane il barile ha ripreso a scendere dopo aver raggiunto il loro massimo di 70 USD.
Scorte in aumento e domanda debole
Settimana scorsa, l’EIA ha evidenziato un aumento delle scorte superiore alle attese. Lo stesso Ente prevede che nel secondo trimestre del 2021, i prezzi saranno più o meno questi o poco inferiori, mentre scenderanno un poco nella seconda metà del 2021. Il motivo è che stima nuove pressioni al ribasso sui prezzi, man mano che il mercato del petrolio troverà un nuovo equilibrio.
Nota operativa: tra le varie configurazioni che può assumere il prezzo sul mercato del petrolio, è importante conoscere la inverted hammer trading.
Si va verso la conferma dei tagli
Nel frattempo, il cartello allargato (OPEC+) dovrebbe confermare ancora i tagli al livello attuale. Ci sarebbero troppe resistenze ad un eventuale ampliamento, ci sarebbero troppi rischi se invece fossero ulteriormente allargati i cordoni della stretta. Rispetto al periodo pre-pandemico, l'OPEC+ ha tolto dal mercato il 7% dell’output, con l’Arabia Saudita più impegnata degli altri a salvare la situazione (facendosi carico di un ulteriore taglio di 1 milione di barili al giorno).
Il mercato del petrolio si aspetta buone notizie dal prossimo futuro. Notizie che inevitabilmente passano per le campagne di vaccinazione. Quelle Europee, essendo andate a rilento finora, hanno ritardato la ripresa e penalizzato il mercato del petrolio. Il tutto mentre una nuova ondata di casi ha portato a lockdown più severi. Come successo in Francia e Germania, ad esempio.
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