martedì 27 luglio 2021

Economia italiana, Confindustria fotografa una situazione in forte ripresa

Dal centro studi di Confindustria è arrivata l'ultima fotografia dello stato di salute dell'economia italiana. Nel rapporto "congiuntura flash" vengono evidenziati i ritmi robusti della ripresa, ma anche i nuovi rischi all'orizzonte. 

Crescita del PIL dell'economia italiana

Nel secondo trimestre del 2021 c'è stato un bel rimbalzo del PIL, che probabilmente sarà superiore a quello che ci sarà da qui a fine anno (ossia negli altri due trimestri).
La recente crescita dell'economia italiana ha beneficiato soprattutto dell'accelerazione delle vaccinazioni, e della progressiva riduzione delle misure restrittive.

I consumi hanno cominciato a irrobustrisi, in virtù della ritrovata libertà di movimento e grazie al risparmio accumulato nei mesi di lockdown. In particolare c'è stata un'accelerazione nell'ambito delle spese per i servizi (il dato il PMI è salito ancora a 56,7), grazie alla ripresa di viaggi e spese fuori casa. La risalita dei servizi dovrebbe peraltro proseguire anche nel terzo trimestre.
Intanto è anche cresciuta la fiducia delle famiglie, ormai oltre i livelli pre-crisi.

Imprese e commercio internazionale

Si è stabilizzato intanto il ritmo di crescita delle imprese. La produzione è aumentata anche nel secondo trimestre, e cosa molto positiva coinvolge quasi tutti i settori dell'economia italiana.
Le attese su produzione e ordini sono a livelli elevati, mentre il clima di fiducia sta mostrando un significativo rialzo.
Anche la dinamica commerciale internazionale è buona, perché anche se l'export è calato a maggio, comunque rimane oltre i livelli pre-crisi.

Il mercato del lavoro

Anche il mercato del lavoro è ripartito. Alla crescita nel manifatturiero, da maggio si è aggiunta anche quella nei servizi.  

Gli occupati a tempo determinato sono tornati al livello pre-crisi, mentre c'è ancora un divario da colmare per quelli a tempo indeterminato: -403mila da gennaio 2020. Resta poi da assorbire il numero enorme di inattivi, che è +400mila.

Rischi

Nonostante i tanti fattori positivi, l'economia italiana comunque non può sentirsi al sicuro da ulteriori scossoni.
Preoccupa in particolar modo l'aumento dei contagi di questo periodo estivo, che pone nuovi rischi di raffreddamento dell’attività economica.

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