lunedì 17 gennaio 2022

Costi dell'energia, i rincari mettono in ginocchio le piccole imprese

Il problema dell'aumento dei costi dell'energia ha colpito in maniera trasversale tutte le imprese italiane, tanto le grandi quanto le piccole. Tuttavia il peso maggiore di questa situazione lo stanno subendo proprio le aziende di dimensioni ridotte, svantaggiate rispetto alle grandi realtà produttive.

Imprese e rincaro dei costi dell'energia

A evidenziare il quadro attuale sono i numeri di Eurostat relativi al primo semestre del 2021. Dai dati emerge che le piccole aziende pagano l'elettricità il 75,6% in più rispetto alle grandi aziende. La forbice si allarga in maniera clamorosa per quanto riguarda il costo del gas, che arriva addirittura al 133,5% in più rispetto alle grandi aziende.

L'Italia e l'Europa

Va precisato che si tratta di uno scenario che si verifica in tutta Europa. Anche le piccole imprese che operano nel resto del vecchio continente patiscono uno svantaggio enorme rispetto alle grandi aziende. Tuttavia in Italia questo gap e più eclatante che altrove.

Val la pena ricordare che un quadro del genere non è assolutamente incoraggiante, se teniamo conto che l'Italia è caratterizzata da un altissimo numero di piccole imprese. Esse infatti rappresentano il tessuto produttivo fondamentale, visto che il 99% delle aziende presenti in Italia sono medio-piccole, e danno lavoro al 60% degli addetti del settore privato. Senza trascurare che sono l'elemento chiave per caratterizzare il made in Italy, tanto apprezzato in tutto il mondo.

Chiusure e lavoro notturno

Di fronte al rincaro dei costi dell'energia, molte piccole imprese hanno dovuto addirittura introdurre dei turni di notte, perché quello è il momento in cui i costi dell'energia sono ridotti rispetto al giorno. In altri casi invece hanno dovuto completamente tagliare la produzione.

Le ragioni del maggior prezzo

Ma perché le piccole imprese hanno subito di più gli effetti del rincaro dei costi per l'energia?
Per l'elettricità, incide la riforma introdotta all'inizio 2018. Essa prevede un costo agevolato per le grandi industrie, ridistribuendo un maggior carico su tutte le altre categorie escluse dalle agevolazioni. Solo nella seconda metà del 2021 questo gap si è ridotto, ma di poco.

Riguardo invece il costo del gas, la forbice tariffaria deriva dal fatto che le grandi imprese ottengono dai loro fornitori delle offerte personalizzate in base alle loro necessità. Sostanzialmente hanno un peso maggiore quando si va a trattare e quindi riescono a strappare tariffe più vantaggiose. Cosa che le piccole imprese non possono fare.

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