mercoledì 12 gennaio 2022

Prezzi della pasta, è boom perché i costi sono saliti del 40%

La crescita dell'inflazione è un fenomeno ormai inarrestabile, che sta avendo ripercussioni su tutti i settori. La crescita dei prezzi è arrivata a colpire anche il carrello della spesa, colpendo il prodotto alimentare di consumo per eccellenza: la pasta.

Cosa sta succedendo ai prezzi della pasta

I produttori lamentano il fatto che i costi di produzione della pasta sono saliti tra il 38-40%, rendendo inevitabile scaricare parte di tali aumenti sulla distribuzione e in definitiva anche sui consumatori.
A settembre la grande distribuzione comprava un chilo di pasta pagandolo 1,10, mentre adesso il prezzo è salito a 1,40 euro. Alla fine di questo mese le cose peggioreranno ulteriormente, con un prezzo medio che schizzerà ulteriormente verso l'alto fino a 1,50.
Se volessimo rappresentare l'andamento con la Kaufman Kama trading (media mobile adattiva), avremmo una linea molto inclinata.

Colpa del rincaro del grano

A incidere in maniera sostanziosa sull'aumento dei prezzi della pasta è il rincaro della materia prima, ossia il grano sui mercati otc e regolamentati. Dalla scorsa estate il prezzo del grano italiano è quasi raddoppiato.

Il motivo fondamentale di questo rally dei prezzi è che i raccolti in Canada e Stati Uniti, leader della produzione mondiale, hanno subito un brusco calo. Siamo nell'ordine del 50%. Questo ha spinto verso l'alto i prezzi.
A farne le spese sono state anche le aziende produttrici italiane, che devono rivolgersi a questi Paesi per comprare la quota che non coperta dalla produzione Nazionale. E l'hanno pagata molto di più rispetto a un anno fa. Ma questo rincaro, a sua volta, ha innescato un aumento dei prezzi anche per il grano italiano.

La situazione non presenta schiarite

Questo rincaro a catena non è integralmente ammortizzabile dalle imprese, perché il costo del grano rappresenta una fetta enorme dell'intero costo produttivo (circa il 60%).
Per questo motivo i produttori hanno dovuto scaricare parte degli aumenti sui prezzi finali

Quello che preoccupa è che gli squilibri che ci sono sul mercato mondiale, non sembrano essere prossimi alla conclusione. Anzi potrebbero essere ulteriormente aggravati dalle fiammate speculative e dai problemi legati al clima invernale. Questi fenomeni meteorologici potrebbero compromettere anche i racconti del prossimo anno, aggravando il rincaro dei prezzi della pasta.

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