martedì 27 agosto 2024

Acquisti sulle Borse Europee, ma resta un clima cauto

La giornata delle Borse europee si è conclusa con acquisti moderati. Non ci sono stati grandi spunti di rilievo per i mercati, eccetto i dati sul Pil della Germania (che confermano una contrazione congiunturale dello 0,1% nel secondo trimestre) e la fiducia dei consumatori statunitensi, sui massimi da sei mesi. L’attenzione del mercato è rivolta agli appuntamenti dei prossimi giorni, come la trimestrale di Nvidia, i dati sull’inflazione dell’eurozona e il Pce core Usa.

Piazza Affari sale con gli acquisti

Lieve prevalenza degli acquisti sulla Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,52% a 33.779 punti. Sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 35.957 punti.

Anche le altre principali Borse europee chiudono in cauto rialzo: l'indice Ger 40 DAX (+0,3%), l’Ibex35 spagnolo (+0,5%), mentre è piatta Amsterdam, -0,2% Parigi. Fuori dal blocco, Londra +0,2%. L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,1%.

I numeri di Milano

A Piazza Affari il controvalore degli scambi è stato pari a 1,58 miliardi di euro, con un incremento di ben 378,1 milioni di euro, pari al 31,38%, rispetto ai precedenti 1,21 miliardi. Gli acquisti e le vendite hanno generato volumi scambiati pari a 0,46 miliardi.

Riguardo ai singoli titoli, spiccano Ferrari (+1,70%, che sembra formare un pattern cuneo wedge trading), Campari (+1,28%), ERG (+1,17%) e Generali Assicurazioni (+1,08%). Le vendite invece hanno colpito Brunello Cucinelli, -1,89%, ma anche Saipem, -1,64% e Tenaris, -1,17%.

Gli altri mercati

Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si conferma a 1,116 mentre il dollaro/yen si attesta a 144,3.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scende a 79 dollari al barile dopo i forti acquisti degli ultimi tre giorni innescato da Powell, dalle tensioni geopolitiche del weekend e dalle interruzioni in Libia. L’oro viaggia in zona 2.510 dollari l’oncia, al di sotto dei massimi storici.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 138 punti base, con il decennale italiano in rialzo al 3,66% e il benchmark tedesco al 2,28%.

lunedì 26 agosto 2024

Prezzi, andamento disomogeneo a seconda dei settori

Stiamo vivendo un'estate particolarmente turbolenta per quanto riguarda l'andamento dei prezzi. I listini al dettaglio infatti presentano molte anomalie e anche delle sorprese (negative per lo più ma talvolta anche positive). In linea di massima si osserva una grande disomogeneità a seconda dei vari settori merceologici di riferimento.

I dati sull'andamento dei prezzi

La situazione è stata fotografata da Assoutenti, che ha effettuato un’analisi basandosi sui dati definitivi pubblicati da Istat riguardo all'inflazione. Questo allo scopo di identificare quali sono i beni e i servizi che hanno registrato gli aumenti maggiori dei prezzi.

La fotografia del settore alimentare

Per quanto riguarda il settore degli alimenti, i prezzi che hanno subito il rincaro maggiore sono quelli dell'olio d'oliva. Nel mese di luglio infatti la crescita media è stata del 35,4% su base annua. L'incremento si lega soprattutto a fattori di natura produttiva, perché la situazione climatica ha notevolmente ridotto i volumi di prodotto, spingendo così al rialzo i prezzi. Peraltro le stime indicano che ci sarà un calo di olio di oliva anche nella prossima campagna.

Un altro olio, quello di semi, ha invece registrato una dinamica di prezzo inversa, visto che da un anno all'altro scende dal 12,5%.

Altri prodotti alimentari

L'indagine di Assoutenti evidenzia che sono scesi rispetto all'anno scorso i prezzi di arance (-14,5%), ma anche quelli dei pomodori (-12,8%), altri agrumi (-10,1%), lo zucchero (-9,7%), il riso (-4,9%), le pere (-4,6%), pasta secca e pasta fresca (-4,3%), verdura fresca (-3,3%) e formaggi (-3,2%).
Al contrario sono cresciuti dell'8,6% i prezzi dell'insalata e del 6% quelli del caffè. Rincari anche per la carne ovina e caprina (4%), molluschi freschi (3,9%), cacao e cioccolato in polvere (3,8%), prodotti di gelateria e pasticceria +3,7%, patate +3,3%.

Hi-tech ed elettronica

Confrontando i prezzi attuali con quelli di luglio scorso, emerge un calo di quelli prodotti hi-tech ed elettronici, come ad esempio gli apparecchi di telefonia mobile (-16,2%). Calo in doppia cifra anche per gli elettrodomestici per la pulizia della casa. In diminuzione anche i prezzi di elettrodomestici per la cottura dei cibi e macchine per il caffè.

martedì 20 agosto 2024

Valute, brilla il Rand sudafricano che sale sui massimi di un anno

Negli ultimi giorni molte valute minori stanno guadagnando terreno. Tra queste spicca soprattutto la moneta del Sud Africa, il Rand, che ha raggiunto un livello che non si vedeva da circa un anno rispetto al dollaro statunitense.

Cosa muove il cambio tra le due valute

Ma cosa sta spingendo il Rand sul mercato delle valute? Sono diversi i fattori che stanno agendo sul cambio dollaro-Rand.

Principalmente tutto questo è l'effetto della frenata del biglietto verde americano, dopo che sono cresciute le aspettative di imminenti tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Questo sta appesantendo il dollaro, con l'Index che è sceso sotto quota 102.

Appetito al rischio

Un altro fattore importante è il ritorno dell'appetito al rischio sui mercati. Dopo il brutto contraccolpo di inizio agosto, quando il timore di una recessione negli USA provocò un pesante crollo di tutte le borse e delle valute emergenti, la situazione è decisamente migliorata e le preoccupazioni si sono dissipate.

NB. Se intendente fare trading sulle valute emergenti, siate sempre attenti nell'utilizzare lo stop loss ordine.

I fattori interni

A soffiare nelle vele del Rand sudafricano c'è anche l'accresciuta fiducia degli investitori nella ripresa economica del Paese, dopo che la coalizione comprendente l’African National Congress e l’Alleanza Democratica dell’opposizione si è insediata due mesi fa.
In più, l'inflazione che sta scendendo alimenta le prospettiva che la SARB potrà tagliare presto i tassi di interesse. Il mercato prevede che nella riunione del 19 settembre la South African Reserve Bank farò il primo taglio (25 punti base) in oltre due anni, portando i tassi di interesse all'8%.

L'andamento del cambio USD-ZAR

Tutti questi fattori hanno provocato lo scivolamento del rapporto tra dollaro e rand verso quota 17,8. Pochi giorni fa il rapporto tra le due valute ha tagliato al ribasso la media mobile a 50 periodi, mandando un forte messaggio ribassista al mercato. (è interessante, in proposito, studiare questo cambio con le nuvole Ichimoku strategia).

Adesso gli investitori si stanno concentrando sul prossimo discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell a Jackson Hole, che potrebbe fornire indizi sui futuri tagli dei tassi americani. Questo avrà un riflesso anche sulle altre valute, quindi anche sul Rand.

giovedì 15 agosto 2024

Industria dei pannelli solari in crisi, in barba alla transizione energetica

Chi pensava che l'accelerazione lungo il percorso della transizione energetica avrebbe spinto tutti i settori coinvolti si sbagliava di grosso. Basta guardare a quello che sta succedendo all'industria dei pannelli solari, che da diversi trimestri vive una forte crisi.

Opportunità mancate per le industrie

Nonostante i grossi obiettivi posti dalla Net Zero Industry Act, che è entrata in vigore a maggio, le installazioni di impianti a energia solare non riescono a crescere secondo il ritmo voluto. Attualmente l'industria solare Europea ha una capacità manifatturiera di pannelli solari appena di 3 gigawatt, ossia quanto serve per alimentare 3 milioni di abitazioni.

Ci sarebbe ampio spazio per implementare lo sviluppo solare, eppure non ci riusciamo. Il motivo è che le aziende europee che realizzano le celle e i moduli fotovoltaici sono in crisi.

Problema Cina per il settore solare europeo

Il grave problema che sta colpendo l'industria dei pannelli solari è il crollo dei prezzi legato ad un eccesso di offerta che c'è sul mercato. La colpa è principalmente della enorme produzione cinese a costo basso, probabilmente per via dai forti aiuti e sussidi statali.
Il fiume di pannelli solari cinesi a prezzi contenuti finisce per soffocare la concorrenza delle aziende europee (e anche di quelle statunitensi). Attualmente il 95% dei moduli solari installati nell'Unione Europea sono di importazione cinese.

Il grido d'allarme

Le aziende del vecchio continente non riescono più a lavorare con un profitto accettabile e per questo, nonostante la domanda enorme che ci sarebbe da parte dell'Europa per raggiungere gli obiettivi climatici, non conviene dal punto di vista industriale e occupazionale impegnare molte risorse nella produzione.

Il caso eclatante

Un esempio emblematico della crisi dell'Industria solare e l'azienda tedesca Solarwatt, con 30 anni di storia alle spalle. Appena tre anni fa l'azienda aprì una nuova fabbrica a Dresda sulla scia degli impegni forti dei governi verso la transizione energetica. Siamo al 2024 e quella fabbrica sta per essere chiusa, al fine di delocalizzare la produzione in Cina, dove i costi sono nettamente inferiori.
Fin quando non ci sarà parità di condizioni fra le aziende europee e le industrie cinese sarà difficile vedere cambiamenti nel mercato.

domenica 11 agosto 2024

Mercati finanziari, occhi sull'inflazione negli USA

Entriamo nella fase centrale del mese di agosto, tradizionalmente più blanda per i mercati finanziari. Stavolta qualcosa sarà diverso, perché le recenti turbolenze hanno innescato un clima di nervosismo che potrebbe protrarsi ancora.

Gli appuntamenti sui mercati finanziari

Come sempre, gli occhi saranno puntati soprattutto sugli USA, dove sono in uscita diversi dati macro. L'attenzione dei mercati finanziari sarà focalizzata soprattutto sui rapporti CPI e PPI e sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve. Si prevede che il rapporto CPI mostrerà una leggera decelerazione del tasso di inflazione annuale, a un aumento lieve su base mensile sia dell’IPC primario che di quello core.

Tutto questo potrebbe incidere sul dollaro, che di recente è rimbalzato intorno a 103,2, attestandosi vicino al massimo di una settimana, dopo che i dati sulle richieste di disoccupazione hanno attenuato i timori di una recessione economica.

NB. Se vi interessa operare sui mercati finanziari delle valute, imparate la tecnica del breakout pullback trading.

Eventi in Europa

Pochi dati di interesse dall'Europa. Quello più rilevante è l’indicatore ZEW del sentiment economico tedesco, che potrebbe scendere al minimo di sei mesi.
Inoltre le seconde stime dovrebbero confermare che il PIL dell'Eurozona è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre, in linea con il primo trimestre. Si prevede che la produzione industriale nell’area euro rimbalzerà a giugno, mostrando il maggiore incremento in sei mesi.

Tanti dati in arrivo dal Regno Unito

Settimana intensa per il Regno Unito, dove sono attesi i dati su disoccupazione, inflazione, tassi di crescita del PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio. I mercati finanziari prevedono che l’economia del Regno Unito cresca dello 0,6% nel secondo trimestre, leggermente più lentamente rispetto all’aumento dello 0,7% nel primo trimestre. Si prevede che l'inflazione salirà al 2,3% a luglio, rispetto al target della BoE del 2% per i due mesi precedenti. Ciò influenzerà i movimenti della sterlina, rispetto alla quale l'indicatore momentum trading evidenzia una certa stabilità.

Politica monetaria in Nuova Zelanda e Norvegia

Altrove, l'attenzione sarà al meeting della RBNZ, che comunque dovrebbe mantenere invariato il suo tasso di interesse. Sempre su fronte della politica monetaria, anche la Norges Bank è pronta a mantenere invariati i tassi di interesse.
La Cina riferirà sui nuovi prestiti in yuan, sull’indice dei prezzi delle case, sulle vendite al dettaglio e sul tasso di disoccupazione. Nel frattempo, saranno annunciati i tassi di crescita del PIL del secondo trimestre per Giappone.

mercoledì 7 agosto 2024

Consumi di olio d'oliva, il picco estivo sarà minore a causa dei prezzi

Generalmente il periodo estivo si accompagna ad un incremento dei consumi di olio extravergine di oliva, perchè che viene utilizzato come condimento per insalate e verdure fresche che sono un must alimentari di questo periodo. Ma stavolta potrebbe accadere diversamente.

L'impatto dei prezzi sui consumi

Sappiamo che l'olio extravergine di oliva è un elemento essenziale della dieta mediterranea. Per questo motivo, anche per il forte afflusso di turisti, l'utilizzo dovrebbe giungere al picco massimo annuale durante questa stagione estiva. 

Eppure le previsioni dicono che rimarremo da consumi distanti rispetto a quelli degli anni passati. La ragione di questo scenario è da cercare nel forte incremento del prezzo dell'olio extravergine di oliva, che indurrà i consumatori ad un utilizzo più parsimonioso di questo condimento.

I dati sull'aumento del prezzo

Secondo i dati diffusi da Eurostat il prezzo dell'olio extravergine di oliva dell'Unione Europea era cresciuto del 50% tra gennaio 2023 e gennaio 2024. Facendo riferimento soltanto ai prezzi in Italia, l'incremento è solo leggermente Inferiore.

Il fattore climatico

Ma a cosa è dovuto l'incremento del prezzo che finisce per ridurre i consumi? Un fattore importante sono i cambiamenti climatici che hanno portato ad una riduzione dei raccolti di olive, e di conseguenza un abbassamento dei volumi di produzione di olio extravergine in tutta l'area mediterranea (Spagna, Grecia, Turchia, Nord Africa e Italia sono i maggiori produttori).

Il caso più eclatante è quello della Spagna, che da sola copre il 63% dell'intera produzione Europea, grazie soprattutto al territorio dell'Andalusia. Proprio in quest'area c'è stata una forte riduzione produttiva. A questo si aggiungono anche altri fenomeni, come la diffusione di patogeni alieni come la Xylella fastidiosa, che ha colpito soprattutto vaste area dell'Italia meridionale.

I costi di produzione

La combinazione di una produzione ridotta e i costi elevati per ottenere un litro di olio EVO (servono circa cinque sette chili di olive) ha spinto verso l'alto il prezzo della bottiglia. Chiaramente ci riferiamo a prodotti di qualità, ed in questo senso l'olio prodotto in Italia ha caratteristiche organolettiche assolutamente uniche.

giovedì 1 agosto 2024

Tasso di interesse, il Copom del Brasile estende la pausa

Come aveva già fatto in occasione del meeting di giugno, anche stavolta la Banca Centrale del Brasile ha mantenuto il tasso di interesse Selic al 10,50%. Si tratta di una decisione ampiamente attesa dal mercato, e presa all'unanimità dai membri del Copom, il board di politica monetaria dell'istituto brasiliano.

La BCB e il tasso di interesse

La scelta di lasciare invariato il tasso di interesse nasce dal contesto esterno incerto riguardo alla politica monetaria statunitense e alle dinamiche dell’inflazione globale. Gli ultimi indicatori economici del Brasile hanno dimostrato un dinamismo maggiore del previsto. 

A tal proposito, l'indice S&P Global Brazil Manufacturing PMI è salito a 54,0 nel luglio 2024, rispetto al 52,5 di giugno, segnalando un forte inizio della seconda metà dell’anno e segnando il settimo mese consecutivo di crescita.

Prospettive su crescita e inflazione

Riguardo all'inflazione, le attuali aspettative per il 2024 e il 2025 sono rispettivamente di circa il 4,1% e il 4,0%, mentre le proiezioni di Copom per l'inizio del 2026 si attestano al 3,4% se il tasso Selic rimane invariato.
Tuttavia, secondo il Copom ci sono ancora rischi al rialzo legati soprattutto all'andamento nei settore dei servizi, insieme a potenziali rischi al ribasso derivanti da un rallentamento economico globale.

Annotazione: se siete interessati a fare investimenti sugli asset del Brasile, chiedetevi prima come faccio a sapere se un broker è affidabile.

Il mercato

Sul mercato valutario intento il Real brasiliano si sta nuovamente indebolendo rispetto al dollaro, per via delle preoccupazioni sulla disciplina fiscale del governo Lula, che antepone la crescita all'equilibrio del bilancio. Il cambio USDBRL è salito sui massimi di circa un mese, e si sta avvicinando a quota 5,67, livello più basso degli ultimi due anni (registrato il 2 luglio). Non stupisce che i migliori segnali forex gratis puntino contro la valuta brasiliana.

Nell'ultimo anno la valuta brasiliana ha perso oltre il 15% rispetto al biglietto verde americano. L'aspetto positivo è che la debolezza valutaria ha portato al più forte aumento dei nuovi ordini di esportazione da dicembre 2021.
Intanto il rendimento dei titoli di stato brasiliani a 10 anni è a circa il 12%.