Alla rilevazione di giugno 2021, il debito pubblico italiano ha toccato un nuovo livello record. Secondo il report fornito da Bankitalia sulla finanza pubblica, la somma raggiunta infatti è di poco inferiore ai 2700 miliardi di euro.
La recente crescita del debito pubblico
Sulla crescita del nostro debito pubblico sta incidendo da mesi il Covid, che ha spinto il governo - come in tutto il mondo - a finanziare la ripresa economica attraverso altro indebitamento (era poco più di 2500 subito dopo lo scoppio della crisi sanitaria).Soltanto nel mese di giugno, l'incremento mensile è stato di oltre 9 miliardi di euro.
In base al report di Bankitalia, la crescita di giugno deriva essenzialmente da un maggiore fabbisogno (15 miliardi). L'incremento di debito maggiore è stato quello in capo alle amministrazioni centrali, dove l'aumentato è stato di 9,3 miliardi.
Una discreta fetta di questo debito è detenuta dalla Banca d’Italia, circa il 23%, mentre la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,5 anni.
Il peso per cittadino e famiglia
Un debito pubblico di 2700 miliardi significa che ogni cittadino residente ha sulle spalle un peso di 45499 euro, neonati inclusi. Soltanto nel mese di giugno, senza esserne consapevoli il debito di ogni famiglia residente è cresciuto di 359,5 euro.
Gli sforzi fatti per ridurre l'indebitamento del Paese hanno avuto una brusca inversione di rotta con il Covid. Purtroppo questa nuova imponente crescita
sarà una zavorra pesantissima per il futuro, di cui faranno le spese le generazioni a venire. Una sorta di buco nero.
La crescita forte non basta
Questi dati fanno apparire meno brillante finanche la crescita attesa del 2021, che dovrebbe giungere a livelli che non si vedevano dagli anni Settanta. Secondo un sondaggio di Bloomberg, il tasso sarà del 5,6%. Questa crescita aiuterà il Paese a superare la profonda recessione in cui è precipitata l’anno scorso.
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