L'andamento del commercio internazionale segna per l'Italia delle note in chiaroscuro. La stima del nostro saldo commerciale di agosto è pari a +1.583 milioni, in calo rispetto ad agosto 2020 (+3.581). Il calo si spiega soprattutto per via della frenata delle esportazioni, che però su base annua continuano ad essere molto forti.
Il quadro del commercio internazionale italiano
La fotografia della situazione la fornisce Istat. Nel mese di agosto (andamento congiunturale su base mensile) il commercio internazionale con i paesi extra UE27 ha evidenziato un incremento delle importazioni (+6,5%) e un contemporano passo indietro dell'export (-5,0%).A incidere sull'andamento delle esportazioni sono soprattutto i saldi negativi per i beni strumentali (-19,8%) e quelli dell'energia (-17,6%), mentre un forte saldo positivo si registra per i beni intermedi (+10,8%). Le importazioni sono invece cresciute ad agosto in ogni raggruppamento, tranne che l'energia (-4,9%).
L'andamento congiunturale su base trimestrale (ossia confrontando giugno-agosto 2021 con il periodo marzo-maggio 2021) vede una crescita sia dell'export (+3,1%) che delle importazioni (+6,7%).
L'andamento tendenziale
Cambia completamente lo scenario se si guarda all'andamento tendenziale del commercio internazionale, ossia agosto 2021 contro agosto 2020.
In questo caso infatti i saldi sono molto elevati, sia per l’export (+15,7%) ma soprattutto per le importazioni (+39,9%). Va segnalato in questo senso il balzo enorme dell'energia (+88,5%), seguito dai beni di consumo durevoli (+50,7%) e beni intermedi (+50,0%).
Connesso a questo dato, si spiega anche perché il saldo rispetto ai partner commerciali veda l'aumento dell'import dalla Russia al 107,0%. Infatti la Russia è il principale fornitore di gas. Crescono anche India (+87,3%), Turchia (+51,0%), Cina (+42,5%) e paesi OPEC (+37,4%).
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