Il fine settimana è stato anticipato dalla chiusura contrastata delle Borse europee: Milano proprio in chiusura aumenta i ribassi e perde lo 0,54%, poco meglio di Parigi che perde lo 0,37%. Londra stabile, solo Francoforte chiude in territorio positivo (+0,18%). Diverso discorso per i listini asiatici, che hanno chiuso in positivo: il Nikkei guadagna l'1,03% a 18.620,75 punti, mentre c'è stata la flessione dello yen sul valutario. Chiusura in calo per Wall Street: il Dow Jones ha perso lo 0,15%.
Valute e commodities
Proprio toccando il tema valutario, l'euro perde terreno sulla scia dei timori che gravano sulle elezioni francesi. La valuta unica scivola nuovamente sotto quota 1,07 sul dollaro, dopo il bell'exploit di giovedì (era avanzato ai massimi da tre settimane). Euro fiacco anche verso lo yen (-0,3% a 116,71).Per quanto riguarda i dati macro, la chiusura di settimana racconta che in Germania l'indice pmi servizi è sceso al 54,7 ad aprile, mentre il manifatturiero subisce un decremento al 58,2. In Francia invece il Pmi manifatturiero è balzato a 55,1 punti dai 53,3 punti della passata rilevazione. In Italia fa sorridere l'industria, che nel mese di febbraio fa registrare fatturato e ordinativi in crescita. In Gran Bretagna invece, calano le vendite al dettaglio (-1,8% congiunturale a marzo).
Riguardo le commodities, cala ancora il prezzo del petrolio, che per la prima volta ad aprile è tornato sotto quota 50 dollari. Il Wti a New York infatti scivola a 49,70 dollari al barile, mentre la quotazione del Brent arriva a 52,02 dollari perdendo quasi il 2% rispetto alla chiusura di giovedì. Oro invariato a 1.284 dollari per oncia.
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