Brexit e USA secondo la visione di Jp Morgan
Riguardo alla Brexit, l'idea è che nei prossimi due ani non accadrà nulla di rilevante. Tanto che JP Morgan non dovrebbe esserci necessità di drastici trasferimenti di personale dalla City in qualche altra capitale europea.Quel che accadrà dopo invece è un'incognita. Dopo che saranno stati completati i negoziati su Brexit, l'Unione Europea potrebbe richiedere che i servizi finanziari non passino più per Londra. E infatti JP Morgan si sta attrezzando per acquistare un palazzo a Dublino in Irlanda.
Ma potrebbero essere molto più gravi le conseguenze di Brexit per l'UE. L'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, infatti potrebbe scatenare tensioni forti in seno all'EuroZona, col rischio di rottura politica ed economica.
Riguardo agli USA invece, l'opinione è che ci sia qualcosa che non va nel processo di crescita, cosa che si palesa nella bassa partecipazione alla forza lavoro. Comunque il chief executive di JP Morgan crede che l'economia americana dovrebbe trarre vantaggio dalle politiche della nuova amministrazione di Donald Trump (occhio però a prendere con le pinze questa analisi, visto che Dimon fa parte del business forum creato da Trump per stimolare la crescita e il lavoro).
Un passaggio importante riguarda le tasse. Dimon sottolinea che gran parte dei paesi sviluppati ha ridotto le tasse aziendali nel corso del decennio appena passato, ma non gli USA. Se Trump porterà a compimento la riforma fiscale, sarà un beneficio per l'economia americana.
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