venerdì 3 aprile 2020

Eurozona, sfilza di dati macro negativi per effetto dell'epidemia di covid-19

Gli effetti della pandemia si cominciano a vedere in tutta la loro evidenza nei dati macro. Questa mattina sono stati resi noti quelli relativi all'Indice IHS Markit PMI della Produzione Composita, che ha registrato il maggiore crollo mensile per la Eurozona. Il dato segna il record storico minimo di 29,7, dopo che a febbraio era stato di 51,6. Ricordiamo che sotto la soglia di 50, significa contrazione.

Dati pesanti per la Eurozona

Il Covid-19 sta quindi avendo un pesante effetto sull'economia del settore privato dell'eurozona. Per il manifatturiero è stata registrata la 14esima contrazione mensile consecutiva, stavolta la peggiore da aprile 2009. L'Indice PMI IHS Markit dell'Attività Terziaria dell'eurozona di marzo è crollato indicando il nuovo record minimo di 26,4.

Se guardiamo alle singole nazioni, si ha una sfilza di record negativi. In Spagna il Pmi servizi crolla a minimo storico, marzo a 23,0 da 52,1 febbraio. Anche in Italia il settore dei servizi ha subìto un crollo record, è infatti sceso a 17,4 da 52,1 di febbraio. In Germania l'Indice IHS PMI dei servizi a marzo si è attestato a 31,7 punti rispetto ai 52,5 di febbraio, anche qui su livelli minimi record. Anche in Francia nuovo record a 28,9 punti (in pesante flessione rispetto ai 52,6 punti di febbraio).

I riflessi sui mercati

Sul mercato valutario, in attesa dei dati Usa, la diffusione della pandemia fa avanzare il biglietto verde, considerata la moneta più liquida del mondo. L'euro apre in calo a 1,0845 dollari e 117,08 yen. Cresce il dollaro/yen a 107,97. Anche le previsioni dollaro franco svizzero sorridono al biglietto verde. Intanto lo spread tra Btp e Bund segna 190,7 punti base, sul livello della chiusura di ieri, con un rendimento del decennale italiano all'1,45%.

Chi sa come fare trading sul forex ben comprende che l'impatto del Coronavirus - il cui numero di contagiati ha superato la soglia di 1 milione - continua e continuerà ancora per diverso tempo ad essere il freno per l'intera economia globale, nonché il vero driver dei mercati finanziari.

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