Il piano nipponico per l'economia giapponese
La banca centrale giapponese ha così varato un programma di acquisto di titoli di Stato dal quale è stato rimosso il precedente tetto di 80.000 miliardi di yen annui. Tuttavia, la BoJ non si è fermata qui. Per sostenere in modo ancora più forte l'economia giapponese, ha infatti esteso il QE al debito delle imprese industriali e commerciali, introducendo regole volte ad agevolare l’acquisto di obbligazioni.Previsioni riviste al ribasso
La banca centrale ha rivisto poi le previsioni sull'economia nazionale, tagliando sia la crescita - che in base alle stime dell'istituto centrale è prevista contrarsi tra il 3 e il 5% nel 2020 - che l'inflazione. Quest'ultima, da ormai anni problema insormontabile per la BoJ, a causa della crisi crollerà ben sotto il target del 2% per altri tre anni. “Per il momento è probabile che l’economia giapponese rimarrà in una situazione grave a causa dell’impatto della diffusione di COVID-19 in patria e all’estero", si legge nel comunicato stampa della banca centrale.L’odierna riunione della Bank of Japan spianerà la strada ai meeting di Fed e BCE, entrambi previsti per questa settimana. La politica monetaria tornerà centrale nei prossimi giorni.
La reazione dei mercati
La decisione della Bank of Japan ha subito spinto con forza la Borsa di Tokyo, che è schizzata oltre il 2%. Sulle migliori piattaforme trading gratuite si vede che l'indice Nikkei è salito del 2,71% a 19.783 punti, mentre il Topix è salito di circa il 2% a 939 punti.Bene anche Seoul il cui indice principale termina con un +1,82%, disegnando un morning evening star pattern. Le Borse cinesi hanno chiuso la seduta positive, limando i rialzi nel finale: l'indice Composite di Shanghai sale dello 0,25%, a 2.815,49 punti, mentre quello di Shenzhen segna un frazionale progresso dello 0,06%, a 1.738,05. Taiwan cresce del 2,13%, bene anche Hong Kong e Singapore.
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