I driver che svolgono servizi di consegna per conto di Amazon potrebbero creare un po' di problemi al colosso dell'e-commerce. Hanno infatti indetto uno sciopero in occasione del Black Friday, il prossimo venerdì 26 novembre.
Lo scontro tra driver e colosso dell'e-commerce
La decisione di incrociare le braccia è stata presa in occasione du un'assemblea nazionale unitaria, che ha riguardato quadri e delegati delle consegne delle merci in appalto Amazon. L'annuncio è stato invece dato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che hanno ricevuto un mandato in tal senso.Il motivo alla base dello scopiero contro il colosso dell'e-commerce è economico ma anche operativo. Infatti non solo si protesta per i compensi, ma anche per i ritmi di lavoro che sarebbero "divenuti insostenibili". Si arriva anche a 200 pacchi al giorno, con 130-140 stop da effettuare in 8-9 ore. Per questo motivo si chiede anche una riduzione dell'orario di lavoro settimanale dei driver.
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Questioni economiche e operative
Ci sono poi anche altri motivi. Si chiede infatti la continuità occupazionale a tutto il personale, spesso interrotta dai cambi di appalto e di contratto.
Tra le altre cose, al gigante dell'e-commerce viene anche chiesto di ridurre la responsabilità dei driver nei casi in cui si verificano danni alle merci consegnate, ma si chiede l'introduzione del premio di risultato, nonchè un aumento del valore economico della trasferta. Inoltre i driver rivendicano un maggiore rispetto della normativa sulla privacy, una diversa gestione del controllo a distanza, escludendo ogni ripercussione di carattere disciplinare.
Amazon risponde
Per il momento, Amazon assume un profilo soft e conciliante rispetto allo sciopero. L'azienda di e-commerce infatti ha spiegato in una nota che lavora "con i fornitori di servizi di consegna per definire insieme degli obiettivi realistici che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti", e che auspica "che le trattative riguardo i fornitori di servizi di consegna possano riprendere e giungere ad una conclusione positiva".
Tuttavia, il'operatore di e-commerce risponde ad alcune delle accuse che gli vengono fatte. In merito agli orari di lavoro, ritiene infatti che la "tecnologia di pianificazione delle rotte" consente ad "oltre il 96% delle rotte effettuate in Italia di essere completato entro la conclusione dell'orario lavorativo e, frequentemente, con largo anticipo rispetto alla conclusione dello stesso". Inoltre in caso di interruzione del rapporto con "un fornitore, ci adoperiamo affinché i corrieri di un fornitore di servizi di consegna che termina la sua collaborazione con Amazon, possano comunque continuare il loro lavoro attraverso il nuovo fornitore che subentrerà per occuparsi delle consegne".
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