La strategia di Zuckerberg
WhatsApp è stata acquisita da Facebook nel 2014 per 19 miliardi e, per i primi due anni, Zuckerberg si è focalizzato sulla crescita dell’utenza, lasciando da parte i profitti. Con il raggiungimento di un miliardo di persone che utilizzano la piattaforma di messaggistica, parte la seconda fase: l’invito alle imprese al business sulla chat.Proprio con il noto social network, da ora in poi WhatsApp condividerà i dati dei suoi utenti. Questo allo scopo di migliorare i suoi servizi, offrendo pubblicità ricamate come un vestito su misura. E quindi più efficaci e più fruttifere per il colosso di Menlo Park (California). «Ad esempio, potrai vedere l’annuncio di una società con cui già lavori, piuttosto che l’inserzione di una società di cui non hai mai sentito parlare» si spiega.
Se proprio bisogna fare i conti con la pubblicità, che perlomeno sia su qualcosa che ci interessa. L’obiettivo è mettere in comunicazione persone e imprese.
Tuttavia, si vuole evitare che i banner pubblicitari sfocino in uno spam vero e proprio. Occhio, però, perché Facebook ha dato modo ai suoi utenti di sfuggire a questa possibilità. Infatti il procedimento di condivisione del numero sarà automatico, ma chi vuole ha 30 giorni di tempo per scegliere di non condividerlo con Facebook. Non solo, per evitare che monti la polemica sulla possibile invasione della privacy, WhatsApp ha ribadito che nessuno, nemmeno il social network guidato da Mark Zuckerberg, sarà in grado di leggere i messaggi scambiati dai suoi utenti. Inoltre il loro numero di telefono rimarrà privato. Sarà così?
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