La domanda internazionale ha frenato, ribasso delle materie prime, gli investimenti che sono fermi e in più diverse problematiche esterne da affrontare, come la piaga terrorismo o il sisma.
L'effetto combinato di tutti questi fattori potrebbe essere un periodo ancora lungo di stagnazione dell'economia. Non solo, c'è anche la possibilità che questa situazione si estenda anche all'inizio del 2017.
Pil piatto anche nel prossimo futuro
Secondo Repubblica, l'indizio chiaro in questo senso arriva dai dati macro diffusi ieri. La fiducia delle imprese e delle famiglie in agosto è in declino. Non solo, all'interno del quadro lavorativo sono sempre più quelli che - senza occupazione - si sentono scoraggiati. Il 37% dei disoccupati ha infatti abbandonato l'idea di trovare un lavoro, finendo così nel "gruppone" degli inattivi. Che in Italia sono in media il doppio che nel resto d'Europa.La REF, centro di ricerca, oggi annuncerà che ritiene molto probabile una crescita zero sia nel terzo che nel quarto trimestre del 2016. Il dato del PIL sull'anno si fermerebbe quindi a +0,6%. Bassissimo. E va aggiunto che il Governo si aspetta un +1,7% nel prossimo anno, che con queste premesse diventa difficile da centrare. Ecco perché il prossimo DeF potrebbe portare con sé una revisione importante, con la conseguenza di avere un debito oltre il 133%.
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