La situazione delicata di Mps
A pesare sul titolo sono le sempre più numerose indiscrezioni riguardo il suo piano industriale, che fanno seguito dagli scossoni al vertice. Dopo l'addio dell'amministratore delegato, anche il presidente Tononi ha rassegnato le proprie dimissioni, che diventeranno operative dopo l'approvazione del piano industriale.Le ultime voci dicono che potrebbe slittare l'approvazione del piano industriale di qualche tempo. Questo ha scatenato le vendite sulle azioni bancarie. Gli scossoni su Mps seguono l'insediamento di Marco Morelli alla guida. Già questo aveva fatto perdere l'1% nella seduta della vigilia. Poi c'è stato il tonfo di venerdì scorso, nel quale Mps ha perso addirittura il 9,3%.
Il problema del piano industriale è quello che pesa maggiormente sul futuro dell'istituto, e sulla fiducia degli investitori. Il piano è la prima tappa di un'operazione di salvataggio che prevede la vendita di 27,7 miliardi di sofferenze lorde e un aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro.
Inizialmente era previsto che il primo passaggio arrivasse alla fine di settembre, ma poi gli stravolgimenti al vertice dell'azienda hanno fatto slittare tutti gli appuntamenti. Resta la fiducia da parte delle istituzioni (il viceministro dell'Economia), ma anche la perplessità dell'agenzia di rating Fitch, che ha puntato il dito sulle debolezze del programma: «E' molto complesso e i rischi di esecuzioni sono alti».
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