Anche Svezia, Ungheria, Islanda, Polonia, Spagna, Repubblica Ceca e Slovacchia tengono bene il passo. E poi c'è la sorprendente Gran Bretagna, data quasi per morta dopo la Brexit e invece in grande ripresa.
La ripresa di alcuni paesi della UE
La cosa che dovrebbe insegnarci molto è che questi paesi che corrono, non seguono affatto tutti la stessa politica. Anzi. La Svezia ha puntato molto sulla concentrazione, e spende molto nella ricerca e sviluppo. L'Ungheria invece attrae capitali dall'estero con grosse facilitazioni. Audi e Mercedes fanno proprio qui i loro modelli di punta. L'Islanda, in default nel 2008, ora vola con il turismo. Hanno saputo reagire alla crisi.La Germania però è quella che rimane alla guida della locomotiva. Ha beneficiato della politica dei tassi bassi voluta dalla BCE, perché ha consentito un'espansione dei consumi. Capirai, con quel livello di tasso risparmiare non conviene più. E così il punto debole dell'economia tedesca, i consumi interni, hanno cominciato a volare. E la Spagna? Anche se c'è una crisi politica profonda, il PIL del 2016 potrebbe crescere. A luglio quasi 85mila posti di lavoro in più sono stati creati, e le banche sono state promosse allo stress test della BCE. Due anni fa erano la palla al piede del paese.
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