I dati dell'indagine Coldiretti
I risultati della prima indagine sui 'Cambiamenti delle abitudini alimentari degli italiani', rivela inoltre altri dati. In particolare, il 32% di quelli che mangiano cibi scaduti, lo fa anche una settimana dopo la data di scadenza. L'8% lo fa anche dopo e il 4% addirittura li consuma anche se scaduti da oltre un mese. Un dato questo allarmante.
L'aspetto positivo riguarda la riduzione degli sprechi, che secondo Coldiretti è diminuito per il 33% degli italiani. Il 31% invece ha dichiarato di averli mantenuti costanti, addirittura il 25% li ha addirittura annullati. Soltanto il 7% dichiara di avere aumentato i propri sprechi alimentari. Lo scorso anno ciascun italiano aveva buttato nel bidone della spazzatura 76 chili di prodotti alimentari.
Quello degli sprechi è un problema di carattere etico, ma anche economico. Infatti costano all’Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l’8% nell’agricoltura e per il 2% nella trasformazione. Ecco perché uno degli obiettivi della giornata mondiale dell'alimentazione FAO, è proprio il contenimento degli sprechi (nel mondo oltre 1/3 del cibo viene perso o sprecato, parliamo di 1,3 miliardi di tonnellate l'anno).
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