Già aveva fatto un passo simile a luglio, e anche lì non aveva avuto riscontri importanti. L'interesse di Consob nasce dal fatto che l’Antitrust europeo dovrebbe decidere le condizioni per procedere alla fusione, ovvero se dovranno essere cedute delle attività per farla, onde evitare sovrapposizioni anti-concorrenziali.
Tra le possibili cessioni, c'è la clearing house in Francia ma anche Borsa Italiana (ipotesi che però sembra improbabile). Da qui il grosso interesse di Consob di capire le evoluzioni dell'operazione.
Le incognite che pesano sulla fusione
Sull'operazione ci sono grandi incognite. La Brexit è quella più rilevante, visto che ora la sterlina è scivolata addirittura sotto la parità con l’euro (si può approfondire vedendo i dati di Plus500 forex broker). Questo aumenta la possibilità che l'affare venga congelato, tanto che gli analisti di Credit Suisse stimano una possibilità del 50% che vada in porto.
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Altri però ritengono che se il merger dovesse chiudersi, sarebbe un bene anche per Piazza Affari perché ci saranno più investimenti in tecnologia e nel capitale.
Il polo Lse-Db, se dovesse formarsi, sarebbe il quarto al mondo tra le Borse, con 27 mila miliardi di dollari (ovvero 24mila miliardi di euro al cambio dollaro euro di oggi) di capitalizzazione (al 12 ottobre). I dati dello scorso marzo invece lo ponevano al secondo posto con oltre 30 mila miliardi, dopo Chicago.
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