Intanto l'Euro, dopo aver toccato il minimo nei confronti del dollaro a 11,113 lo scorso 21 settembre, ha recuperato terreno e passa di mano a quota 112,118 (dati del IQ option conto demo).
La BCE si spacca sui tassi EuroZona
Praet sostiene inoltre che la BCE si attende degli interventi importanti dalla politica, poiché un miglioramento sostanziale delle prospettive del sistema bancario richiede anche “sforzi al di fuori degli strumenti a disposizione della politica monetaria".Tradotto: non può fare tutto la BCE.Il membro del board della BCE, pur riconoscendo i progressi delle banche riguardo il miglioramento delle loro capacità di resistenza, ha sottolineato che il basso costo del denaro non è l'unico fattore che ne ha ridotto la redditività. «Ce ne sono altri - dice Praet - legati ai problemi strutturali ereditati». Ecco perché sollecita quegli interventi di cui parlavamo prima. Tra questi ci sono un rapido e rigido completamento dell'unione bancaria e ulteriori modifiche strutturali che impattino sui costi e modelli di business, «che funzionino anche nel nuovo contesto regolamentare e macroeconomico».
Va però detto, che un po' come successo nella FED, anche all'interno della BCE la questione dei tassi ha creato una spaccatura. Secondo Yves Mersch, componente del Comitato esecutivo della BCE, «i tassi di interesse possono restare molto bassi solo sul breve termine, altrimenti potrebbero portare degli effetti negativi. Più a lungo restano bassi, maggiori saranno gli effetti collaterali negativi».
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